Pasquale Di Lorenzo era il Comandante del carcere di Agrigento
Pasquale Di Lorenzo era il Comandante del carcere di Agrigento che, dopo le stragi del 1992 e gli eccidi di Falcone Borsellino, fece applicare ai mafiosi le dure regole del regime 41bis. Il 13 ottobre si trovava in campagna, in contrada Durruelli di Porto Empedocle, dove addestrava i suoi cani, quando i killer di Totò Riina lo colpirono vigliaccamente con fucilate.Il suo corpo senza vita fu ritrovato la mattina seguente ed era rimasto a terra in una pozza di sangue e fanghiglia dopo una nottata di pioggia.Pasquale non faceva compromessi e portava nel cuore le fiamme azzurre della polizia penitenziaria; ma per scoprire il suo omicidio ci vollero anni, tanto che all'inizio tra i moventi vennero esplorati anche possibili contrasti familiari.Solo a partire dal 1999 i colllaboratori Brusca e Falzone hanno confessato l'omicidio e riferito che Totò Riina aveva deciso di rispondere al carcere duro ordinando l'uccisione di un poliziotto penitenziario per ogni carcere della Sicilia. Anche nel suo ricordo, la grande famiglia dell'amministrazione penitenziaria continua a resistere per affermare le regole dello Stato di diritto.
Fonte: Sebastiano Ardita