MATTARELLA: "FALCONE E BORSELLINO LUCI NELLE TENEBRE"
Il presidente della Repubblica: "Hanno suscitato indignazione e volontà di giustizia e legalità". Casellati: "Rischio che mafia faccia da banca". La ministra dell'Interno Lamorgese: "Crisi liquidità terreno ideale per criminalità"
di ALBERTO CUSTODERO 23 maggio 2020
"La mafia si è sempre nutrita di complicità e di paura, prosperando nell'ombra. Le figure di Falcone e Borsellino, come di tanti altri servitori dello Stato caduti nella lotta al crimine organizzato, hanno fatto crescere nella società il senso del dovere e dell'impegno per contrastare la mafia e per far luce sulle sue tenebre, infondendo coraggio, suscitando rigetto e indignazione, provocando volontà di giustizia e di legalità". L'ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel 28esimo anniversario della strage di Capaci.
Mattarella: "La mafia ignorò la forza dell'esempio di Falcone"
"I mafiosi, nel progettare l'assassinio dei due magistrati, non avevano previsto un aspetto decisivo: quel che avrebbe provocato nella società. Nella loro mentalità criminale, non avevano previsto che l'insegnamento di Falcone e di Borsellino, il loro esempio, i valori da loro manifestati, sarebbero sopravvissuti, rafforzandosi, oltre la loro morte: diffondendosi, trasmettendo aspirazione di libertà dal crimine, radicandosi nella coscienza e nell'affetto delle tante persone oneste".
Conte: "Adesso più che mai dobbiamo vigilare"
"Adesso più che mai dobbiamo vigilare. Le mafie si nutrono delle difficoltà dei cittadini. Di fronte alla pandemia che sta danneggiando il tessuto occupazionale, il sistema produttivo, la risposta dello Stato deve essere forte, rapida e incisiva". Questo il messaggio su Facebook del premier Giuseppe Conte in occasione dell'anniversario della strage di Capaci. "Gli uomini e alle donne facendo il loro dovere, con amore e dedizione - prosegue il post - ogni giorno ci dimostrano che l'Italia è un grande Paese e ci rafforzano nella convinzione che il 'piano' delle mafie è destinato a fallire".
Casellati: "Il rischio è che la mafia faccia da banca"
"Oggi, con l'emergenza economica in atto, con famiglie, imprese e cittadini in ginocchio, il rischio è che le mafie siano pronte a fare da banche alle imprese e da ufficio di collocamento per chi perde il lavoro". Così la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, in un passaggio del suo videomessaggio per la giornata nazionale della lotta alla criminalità.
Lamorgese: "Rischio soldi pubblici in tasche sbagliate"
"Oggi la crisi di liquidità e le difficoltà in cui versano le aziende e tante famiglie rappresentano il terreno di coltura ideale, ancora più fertile, sul quale le mafie si stanno muovendo per offrire, con rinnovata forza, aiuti, welfare, beni e servizi: per conquistare spazi di mercato ma anche acquisire consenso sociale".
Il giorno di Falcone: "Tutti al balcone per mostrare che Cosa nostra non ha vinto"
DI MARIA FALCONE
"Quel giorno di 28 anni fa ha segnato la storia. Ma l'ultima parola su #GiovanniFalcone e le vittime di #Capaci non è la morte. E' la loro vita. Che ancora ci insegna a vivere, a scegliere la giustizia oltre la solitudine e la paura, a fare con coraggio la propria parte" scrive su twitter la ministra per la famiglia Elena Bonetti.Il 23 maggio 1992 è il giorno che ha cambiato per sempre il nostro Paese. Non lo dimentichiamo". Lo scrive su Twitter il ministro per gli Affari europei, Enzo Amendola.
"L'importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo. Altrimenti non è più coraggio, ma incoscienza". Sono le parole del giudice Giovanni Falcone, pronunciate in un'intervista pubblicata su Facebook dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio. 'Gli uomini passano, ma le idee restano e camminano sulle gambe di altri uomini'". Il ministro della Salute, Roberto Speranza, cita proprio una fase di Falcone ricordando su Facebook l'anniversario della strage di Capaci. Un messaggio e una foto che ritrae uno dei murales dedicati a Falcone e Paolo Borsellino, magistrati, colleghi e amici, vittime della mafia."Da allora il 23 maggio è diventata la data simbolo della lotta contro tutte le mafie e a difesa della legalità" posta su Facebook il segretario del Pd, Nicola Zingaretti. "Le parole del presidente Mattarella che definisce Falcone e Borsellino 'luci nelle tenebre' rappresentano nel modo migliore il sentimento di tutti gli italiani. 28 anni dopo l'Italia non dimentica" così Matteo Renzi su Facebook."'Segui il denaro e troverai Cosa Nostrà ripeteva Giovanni Falcone. Ed è ancora più vero in un momento di drammatica crisi economica, in cui le mafie provano a insinuarsi nell'economia legale e una parte della politica vorrebbe togliere ogni controllo, rischiando di fare alla criminalità un enorme regalo" afferma Nicola Fratoianni
portavoce nazionale di Sinistra Italiana.
"Una giornata sconvolgente che ancora turba coscienze e cuori di tutti gli Italiani" commenta Matteo Salvini su Facebook. "I mafiosi devono stare in galera, non uscirne come accaduto in queste settimane".La loro battaglia è la nostra battaglia. L'Italia e la sua gente vinceranno contro la vigliaccheria mafiosa". Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. "La mafia si combatte, sempre" sottolinea su Facebook Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera.