CON I PERMESSI LEGGE 104 SI DEVE  STARE A CASA PER TUTTO IL TEMPO?

26.08.2020

Quando si usufruisce dei permessi lavorativi che prevede la Legge 104, ci si può allontanare dalla casa in cui si vive con il familiare disabile? Cosa ammette la normativa affinché non si contravvenga la concessione e non si rischi delle conseguenze sul lavoro? I nostri esperti di ProieziondiBorsa hanno realizzato una semplice e completa guida per i lettori che possono utilizzare tali permessi. Vi spiegheremo cosa è ammesso fare e cosa non fare quando si beneficia del congedo lavorativo per Legge 104/92.

Come funzionano i permessi Legge 104 per l'assistenza al familiare disabile

Forse non tutti sanno che i permessi lavorativi retribuiti descrivono solo un aspetto delle agevolazioni che offre la Legge 104/92 al beneficiario. L'elenco di tutti i diritti in favore dell'interessato è consultabile qui. Con i permessi Legge 104 si deve restare a casa per tutto il tempo dunque? Quando un lavoratore ottiene tale agevolazione per assistere il familiare disabile, si domanda se debba stare in presenza di questo per l'intera durata del permesso. A tale riguardo, è opportuno dire che l'orientamento dei giudici chiamati in causa non è stato sempre preciso e puntuale. Pertanto, sulla scorta delle varie sentenze di Cassazione e di quanto stabilisce la legge, vediamo cosa è possibile apprendere.

Si deve restare a casa per tutto il tempo?

Con i permessi Legge 104 si deve restare a casa per tutto il tempo? Secondo quanto prevede la Legge 183/2010, la presenza del lavoratore presso il disabile non deve essere continuativa. Tuttavia, vale in linea generale la regola secondo cui il lavoratore deve assicurare la disponibilità assistenziale globale, permanente e continuativa durante l'intera durata del permesso. Per questo, il lavoratore può allontanarsi da casa sì, ma per il disbrigo di incombenze ad interesse del disabile e non per scopi puramente personali.

È importante sapere che l'allontanamento non deve essere finalizzato ad interessi individuali come: attività a scopo ludico o non connesse all'assistenza del familiare disabile. Questo rappresenterebbe una inadempienza al principio che è a fondamento della concessione legislativa e assistenziale. Si ricorda che, in caso di abuso di permessi, si rischia il licenziamento da parte dell'azienda. I permessi Legge 104 hanno come scopo imprescindibile l'assistenza al familiare disabile e questo assunto di base resta inviolabile e intangibile. 

Fonte: proiezionidiborsa.it

https://www.proiezionidiborsa.it/con-i-permessi-legge-104-si-deve-restare-a-casa-per-tutto-il-tempo/

Agevolazioni Legge 104: facciamo chiarezza

La Legge 104/92 è il punto di riferimento per l'assistenza ai cittadini disabili e per le loro famiglie. Vedremo quali agevolazioni prevede, elencando sinteticamente le diverse tutele previste ai sensi dei commi 1 e 3 della norma. Il diritto ai benefici della Legge 104 parte con la stesura di uno specifico verbale. A seguito di un accertamento, la commissione medica emetterà un verbale attestante la gravità della disabilità. Il riconoscimento dello stato di gravità indica i benefici previsti dalla normativa. Ricordiamo che la Legge 104 non darà diritto a sussidi economici quali assegni o indennità, per i quali sarà necessario un certificato di invalidità.

La persona potrà invece detrarre i contributi del personale di assistenza nella misura del 19%. Gli interessati potranno detrarre, sempre al 19%, anche gli ausili specifici per l'invalidità, sui quali pagheranno l'IVA al 4%. La norma consente anche la deduzione delle prestazioni mediche necessarie. Approfondiamo quindi le agevolazioni Legge 104: facciamo chiarezza su quanto spetta.

Articolo 3 comma 1 della Legge 104

Il verbale di accertamento indicherà: "persona con handicap" che quindi non rientra in una condizione di gravità. Le persone con disabilità motoria, intellettiva o sensoriale pagheranno l'IVA ridotta al 4% sugli autoveicoli e potranno detrarne il costo dalla dichiarazione dei redditi. Inoltre, non pagheranno bollo auto e tasse di trascrizione. Lo Stato riconosce un ulteriore contributo del 20% sulle spese di adattamento dei dispositivi di guida.

Benefici in termini di IVA agevolata e detrazione in sede dichiarativa interessano anche l'acquisto di sussidi tecnici informatici come computer e cellulari. L'esenzione dal ticket sanitario, su base regionale, riguarda solitamente i soggetti con invalidità superiore al 66%. Persone con invalidità superiore al 45% possono iscriversi a liste speciali di collocamento. Sempre in ambito lavorativo, sarà possibile rifiutare il lavoro notturno.

Articolo 3 comma 3

La dicitura sul verbale sarà: "persona con handicap con connotazione di gravità". Queste persone potranno beneficiare delle tutele previste al comma 1. Inoltre, in questo caso la persona avrà diritto a permessi lavorativi retribuiti, per sé e per i familiari. Tali permessi potranno essere di due ore al giorno oppure di tre giorni al mese. Il familiare che assiste il disabile grave avrà anche diritto ad un congedo biennale retribuito.

La Legge 104 consente al lavoratore disabile grave ed al familiare che lo assiste, la scelta della sede di lavoro più vicina. Oltre alla possibilità di rifiutare il trasferimento e, come per il comma 1, il lavoro notturno.
In materia di agevolazioni Legge 104: facciamo chiarezza sulle relative disposizioni. La Legge 104 non dà accesso a indennità economiche ma solo ad agevolazioni fiscali ed a permessi e congedi lavorativi. Ricordiamo che dette tutele interessano sia il disabile che i familiari che se ne occupano.

Fonte: proiezionidiborsa.it

https://www.proiezionidiborsa.it/agevolazioni-legge-104-facciamo-chiarezza/


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