AL DAP LA CERIMONIA PER I 203 ANNI DEL CORPO DI POLIZIA PENITENZIARIA

09.07.2020

Presenti, tra gli altri, il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, e il capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, Bernardo Petralia 

Festa Polizia Penitenziaria, Mattarella: "Grazie per il lavoro svolto"

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, Bernardo Petralia, il seguente messaggio in occasione del 203° anniversario della fondazione del Corpo di Polizia Penitenziaria.

"In occasione del 203° anniversario della costituzione del Corpo sono lieto di esprimere viva gratitudine e apprezzamento alle donne e agli uomini della Polizia Penitenziaria per l'attività costantemente svolta al servizio dello Stato.

La Polizia Penitenziaria si adopera con impegno e grande senso delle Istituzioni, insieme agli altri operatori del settore, per l'attuazione del principio costituzionale della funzione rieducativa della pena, contribuendo con encomiabile abnegazione a garantire il mantenimento dell'ordine e della sicurezza dei detenuti.

La complessa realtà carceraria ha posto in evidenza la capacità di intervento e l'elevata professionalità degli appartenenti al Corpo, chiamati a fornire con tempestività risposte differenziate in tutte le situazioni di disagio e di tensione emerse negli istituti.

In questo giorno di solenne celebrazione, nel rendere omaggio ai caduti del Corpo nell'assolvimento dei loro compiti, esprimo ai loro familiari la vicinanza del Paese e formulo a tutto il personale in servizio, in congedo e alle rispettive famiglie, sentite espressioni di ringraziamento ed incoraggiamento".

Festa Polizia Penitenziaria, Bonafede: "Valorizzare l'impegno del Corpo"

Questo il messaggio del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, in occasione del 203° anniversario della fondazione del Corpo di Polizia Penitenziaria.

"Signor Provveditore,
Signor Direttore,
Signor Comandante,
Signore e Signori,

Celebriamo oggi il 203° Anniversario della Fondazione del Corpo di Polizia Penitenziaria. Siamo onorati, orgogliosi e fieri di farlo nonostante le tante difficoltà di questo periodo.

Le esigenze di cautela dovute all'emergenza sanitaria causata dalla pandemia, ci impongono infatti di commemorare questa ricorrenza in modo del tutto inusuale. È ancora nitido il ricordo della festa dell'anno scorso che si tenne a Roma, a piazza del Popolo, alla presenza di numerosissime personalità ma anche di tanti cittadini entusiasti e incuriositi.

Avremmo preferito vivere questo 203° anniversario in maniera analoga: vicini alla gente, in una grande e significativa piazza italiana, per celebrare i valori e l'impegno, al servizio del Paese, del Corpo della Polizia Penitenziaria.

Avremmo preferito mostrare a tutti i colori delle divise che sfilano, l'entusiasmo e l'orgoglio di ogni poliziotto penitenziario che indossa il basco azzurro mentre sventola alto il Tricolore.

Mostrare le nostre specialità: il Nucleo Investigativo Centrale, il NIC, che raccoglie ed elabora le informazioni dentro agli istituti, donne e uomini impegnati nella lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo. Il Gruppo Operativo Mobile, il GOM, composto da agenti che, proprio per loro delicato ruolo, sono costretti a una perenne e rigida mobilità con conseguenti grandi sacrifici per le loro vite e per le loro famiglie. Come ho già detto l'anno scorso, il loro è il volto dello Stato che con coraggio si presenta a un boss della mafia per dirgli che è arrivato il momento di pagare il conto con la giustizia e a loro spetta il compito di verificare che sia interrotto ogni collegamento con l'associazione di appartenenza. L' USPEV a cui è affidato il delicato compito di vigilare le sedi istituzionali e la scorta di tutte le autorità centrali del Ministero della Giustizia esposte a rischi significativi. Gli Addetti ai detenuti minorenni che devono far fronte all'importantissimo compito di gestire i giovani a cui bisogna far capire che c'è sempre la possibilità di scegliere la strada dell'onestà. E, ancora, il laboratorio centrale del DNA, indispensabile per le indagini attraverso il riconoscimento genetico; i Nuclei traduzioni e piantonamenti, i distaccamenti Cinofili del Corpo, i reparti a cavallo della Polizia Penitenziaria delle colonie penali e la banda del Corpo. Oltre agli atleti delle Fiamme Azzurre che portano alto nel mondo il vessillo della Polizia Penitenziaria e il nostro amato tricolore con vittorie e successi sportivi straordinari.
Siamo stati investiti da una emergenza sanitaria su scala planetaria che nessuno poteva immaginare. Una pandemia che ha inflitto e continua ad infliggere ferite profonde a tutto il Paese. Un male che ha spezzato le vite di migliaia di Italiani: due delle quali, purtroppo, anche fra gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria. A Gianclaudio Nova e Nazario Giovanditto va il nostro pensiero e ai loro familiari il nostro commosso cordoglio.

La polizia penitenziaria, nel corso della sua storia, ha troppo spesso pagato col sacrificio della vita l'impegno al servizio dello Stato, in condizioni difficili, contro le forze dell'anti-Stato.
Per questo, oggi, intendiamo dedicare alla memoria di tutti i caduti in servizio questa celebrazione, simbolo di un ringraziamento che come Istituzioni, ma prima ancora come cittadini, non possiamo e non vogliamo dimenticare di rivolgere a loro, così come a tutte le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria.

I ringraziamenti e i riconoscimenti dovuti al Corpo della polizia penitenziaria sono tanti. In cima a questo elenco, quest'anno c'è il grazie più sentito e meritato per aver saputo assicurare il proprio incessante impegno per far fronte alle difficoltà e alle insidie dell'emergenza sanitaria.

È fondamentale proseguire nella strada intrapresa per far conoscere ancor di più ai cittadini il ruolo fondamentale che queste donne e questi uomini svolgono a tutela e garanzia della sicurezza di tutti noi.

Siamo perfettamente consapevoli delle condizioni difficili in cui operano gli agenti, il fenomeno delle continue aggressioni è gravissimo, ma ce la stiamo mettendo tutta. In tal senso ho sempre voluto sottrarre la polizia penitenziaria dalla polemica politica in cui spesso viene tirata in mezzo a fini strumentali.

Lo spirito di servizio, la completa abnegazione dimostrata dal Corpo della Polizia Penitenziaria non debbono più essere un rassicurante motivo per lasciare le cose come stanno, ma, al contrario, devono essere valorizzati, ricompensati e sostenuti giorno dopo giorno dalle Istituzioni.

Proprio per questo intendo continuare a fare tutto quello che è nelle mie possibilità, come Ministro della Giustizia e come membro del Governo che rappresento, perché il faro che da due anni abbiamo acceso sulle esigenze della Polizia Penitenziaria non si spenga. L'anno scorso a piazza del Popolo ho parlato di come volevamo migliorare le condizioni di chi lavora nelle carceri, dopo un anno possiamo contare su 608 posti detentivi in più. Il piano di assunzioni che abbiamo avviato e gli investimenti stanziati per migliorare le dotazioni degli agenti sono state e saranno una priorità della mia azione. L'impulso dato al potenziamento dei ranghi del Corpo - con l'immissione in ruolo di 3.931 agenti e di 256 unità di personale amministrativo, e la programmazione di oltre 6.000 assunzioni per i prossimi anni, tra amministrativi e militari sono un investimento non più rinviabile e un riconoscimento necessario delle qualità e dei meriti della Polizia Penitenziaria. Una tappa importante di questa valorizzazione è rappresentata dall'approvazione del decreto sul riordino delle carriere che porterà all'istituzione di due direzioni generali dedicate alla polizia penitenziaria.

Continueremo a lavorare affinché questo Corpo dello Stato, per troppi anni dimenticato, torni a riappropriarsi del posto che gli compete e che merita fra i Corpi delle Forze dell'Ordine.

Viva la Polizia Penitenziaria!"

Festa Polizia Penitenziaria, Petralia: "Legame fortissimo con la divisa"

Questo il messaggio del Capo del Dap, Bernardo Petralia, in occasione del 203° anniversario della fondazione del Corpo di Polizia Penitenziaria.

"Il 203° anniversario della fondazione del Corpo della Polizia Penitenziaria cade in un momento ancora delicato ed irrisolto sotto l'aspetto sanitario.

Un flagello che ha coinvolto l'intero Paese, l'Europa, il Mondo, costringendo tutti ad un estremo rigore personale, a privazioni severe nei movimenti e nei rapporti e che, pur non risparmiando l'universo carcerario, in esso non ha raggiunto vette di quel gravissimo allarme che ha afflitto alcune aree soprattutto settentrionali d'Italia.

E se ciò è accaduto lo si deve anche e soprattutto all'accurata dedizione e al rigoroso rispetto delle regole sanitarie e organizzative che voi, donne e uomini della Polizia Penitenziaria, avete saputo dare a voi stessi e alle vostre famiglie. Uno scrupolo che, pur mescolato ai timori di un contagio, non vi ha fatto indietreggiare di un passo dagli impegni d'istituto al servizio della sicurezza e della legalità.

E' bene ricordare che il ruolo di alta specializzazione che la Polizia Penitenziaria svolge all'interno degli istituti non racchiude solo compiti formali di sorveglianza e garanzia della sicurezza, ma, proprio per la unicità di quel ruolo, il suo contenuto di valore riguarda piuttosto il "come" esso viene svolto nel difficile contesto carcerario.

Un "come" che si declina nella carica di rigore professionale e umano che ogni appartenente al Corpo mette nel proprio lavoro. Una carica che spinge alla ricerca della più minuziosa conoscenza del contesto, finalizzata alla migliore attenzione possibile, ad una disciplina interiore che funge da volano e da radar capace di intercettare azioni e propositi illeciti o anche semplicemente infedeli e trasgressivi da parte della popolazione detenuta.

Come ho già avuto modo di anticipare, è mia ferma determinazione visitare tutti gli istituti penitenziari. È iniziato il mio giro ricognitivo in qualche istituto, ma ho già avuto la possibilità di riscontrare in più occasioni, anche prima da magistrato, quanto importante sia l'opera della Polizia Penitenziaria al loro interno. Un'opera che è garanzia di sicurezza a tutti i livelli: dal ruolo tipico della sorveglianza all'interno delle sezioni detentive ai delicati compiti di traduzione e piantonamento, dalle attività di indagine, anche antimafia, e di polizia giudiziaria a quella non meno essenziale di silenti e scrupolosi osservatori di detenuti in regime di alta sicurezza o sottoposti al 41bis, dalle mansioni dei ruoli tecnici alle attività connesse alle iniziative trattamentali; aspetti che raggiungono tutti l'obiettivo di garantire sicurezza all'intera società civile.

Oltre l'uniforme che anch'io sento di indossare, ho conosciuto pure il cuore dei poliziotti penitenziari: ne sento le vibrazioni ogni volta che chiamo i vari comandanti - cosa che faccio giornalmente - per esprimere vicinanza, solidarietà e per congratularmi per l'operato dei loro uomini, assicurando loro che mi recherò presto in ogni istituto a stringere personalmente la mano a chi, nel semplice svolgimento del dovere, ha subito aggressioni lesive e a chi ha salvato vite umane da tentativi autolesionistici anche drastici.

E quando ascolto le loro parole, tutti - ripeto, tutti indistintamente - grati per il gesto, mi descrivono i loro uomini con note affettuose e riconoscenti, ribadendo con orgoglio l'appartenenza al nostro Corpo.

Ecco, sto imparando, giorno dopo giorno, a conoscere ed apprezzare la Polizia Penitenziaria non solo per il lavoro che svolge quotidianamente con abnegazione e senso dello Stato, ma anche per questo spirito di corpo, questo attaccamento alla divisa, questo legame fortissimo che avverto ogni volta che incontro e parlo con ognuno di voi.

È una sensazione per la quale sento di esprimervi la mia personale gratitudine e che mi rende orgoglioso di rappresentare il Corpo, cosa che mi impegno a continuare a fare con fierezza, nel pieno rispetto delle attribuzioni assegnate al mio ruolo, fino all'ultimo giorno in cui sarò alla guida del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria".

Fonte: poliziapenitenziaria.gov.it

https://www.poliziapenitenziaria.gov.it/polizia-penitenziaria-site/

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